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INTERVISTE
CARMELA CIPRIANI UNA DICHIARAZIONE D'AMORE A VENEZIA Il primo romanzo di Carmela Cipriani di Riccardo Petito in "Il Gazzettino", n. 275, 21 novembre 2007, p. XVII.
"Dichiarazione d'amore a Venezia" è il primo romanzo di Carmela Cipriani (Sperling & kupfer), finora nota come affermata scrittrice di fiabe per bambini. È la storia di un lungo fatale inseguimento d'amore fra due protagonisti (Dama e Dulcineo) che vivono, in un palcoscenico tutto veneziano, una intensa appassionata attrazione sentimentale, fatta di continue entrate e uscite di scena. Ma la vera primadonna del libro è soprattutto Venezia, "fotografata con il cuore e lo stupore di una bambina che ci è nata e l'ha respirata dal primo vagito", spiega la Cipriani. Nella quarta di copertina un commento della scrittrice Dacia Maraini: "Questo è un libro che racconta l'amore per una città scrutata e accarezzata nei suoi dettagli sensuali e quotidiani, Venezia". Oggi mercoledì, alle ore 18.30, il libro sarà presentato in anteprima alla libreria Mondadori, a pochi passi da Piazza San Marco, con un ospite d'eccezione: il regista Tinto Brass (il giorno successivo, allo Yacht Club di Milano, sarà presente anche il padre Arrigo). All'autrice abbiamo posto alcune domande.
Togliamoci la curiosità: come nasce l'accostamento fra una scrittrice di fiabe e Tinto Brass?
"Perché no, innanzitutto è mio zio, e poi è un grande seduttore, assai seducente come la Venezia che ho cercato di raccontare".
Come è nata l'esigenza di pubblicare un romanzo?
"Volevo dipingere con la penna una Venezia mia, vissuta ad occhi chiusi. Stanca di vederla fotografata e stanca di sentirla raccontata solo da stranieri".
A Venezia, sin dalla notizia della pubblicazione, era iniziata la caccia ai personaggi che vi sarebbero comparsi. Qualcuno appare ben riconoscibile... è così?
"Solo quando avrò venduto un milione di copie dirò tutta la verità, ammesso che ve ne sia una sola!".
Il libro sta per essere tradotto in più lingue, contribuirà perciò a creare presso un pubblico internazionale un'idea di Venezia. Come pensa sia percepita oggi all'estero?
"Semplice: la Venezia delle mille cartoline, quella che noi veneziani non amiamo".
Riccardo Petito
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