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INTERVISTE

Niccolò Fabi
"Ecco", la semplicità esistenziale

in "Il Gazzettino", 24 gennaio 2013, p. XXXIII.

Mestre

Niccolò Fabi porterà in scena buona parte di “Ecco”, il suo ultimo e forse più solare disco, stasera al Teatro Toniolo alle 21 inaugurando la rassegna “Note italiane”. Registrato in tre settimane di intenso lavoro in Puglia, assieme a Roberto Angelini, Gabriele Lazzarotti, Fabio Rondanini, Daniele “Mr Coffee” Rossi, Riccardo Parravicini e Pier Cortese, il cantautore romano ha dato vita ad un repertorio che alterna con sapienza rock, soul, folk e reggae. Questa mattina Fabi salirà anche in cattedra allo Iusve - Istituto Universitario Salesiano Venezia (Via dei Salesiani 15, Mestre): i futuri professionisti della comunicazione grafica proporranno pure a Fabi idee su una possibile copertina per il prossimo singolo.

Fabi, il suo ultimo lavoro sembra registrato “dal vivo”

«Infatti, si presta particolarmente alla dimensione “live”, visto che già durante la registrazione avvenuta nella terra del Salento e in particolare nello studio dell’amico Roy Paci a Lecce, abbiamo vissuto una vera e propria esperienza di vita collettiva. Respirando gioia, divertimento, calore e cultura: quanto provato mentre suonavamo, spero lo percepisca almeno in parte stasera anche il pubblico.»

Proporrà i suoi brani più famosi?

«Non necessariamente i più noti. Ho costruito una scaletta con un vero e proprio percorso che mi appartiene, canzoni che in questo momento “sento” particolarmente; in sette dischi credo di aver dato vita ad una serie di brani assai varia e dinamica, con momenti di grande intensità, di commozione, sempre con la massima libertà musicale.»

Percorso che il pubblico segue con immutato affetto

«Chi come me ha il privilegio di fare per mestiere il musicista (è bene ribadirlo, visto che c’è una diffusa tendenza alla lamentela), credo abbia il dovere di cercare di proporre a chi lo segue il meglio di sé, sempre ; negli anni ho costruito un rapporto con il pubblico quanto più sincero possibile, e con mia grande soddisfazione sono stato ricambiato!»

Riccardo Petito