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INTERVISTE

TIZIANO SCARPA
"Un amico spaventoso", rime e disegni per bimbi

in "Il Gazzettino", 28 marzo 2012, p. XXXIII.

Venezia

Una favola in rima, una filastrocca per bambini firmata da Tiziano Scarpa, dedicata al valore dell’amicizia. In “Un amico spaventoso” (edito da Gallucci) le rime del noto scrittore veneziano accompagnano i disegni di Maria Gianola, affermata illustratrice. La presentazione, affollata di bambini che al termine si sono divertiti con gli autori a riscostruire le simpatiche figure del mondo animale presenti nel volume, si è tenuta lunedì a cura della libreria Laboratorio Blu, gestita dalla Pierreci Codess in Ghetto Vecchio.

“Un amico spaventoso” è la sua prima pubblicazione dedicata ai bambini.

«Il mio contributo consiste in una filastrocca - spiega Tiziano Scarpa - una piccola storia sull’amicizia rivolta in particolare ai bambini più delicati, che vanno trattati con maggior tatto. In questa compagnia di amici ce n’è uno che si spaventa troppo quando ascolta favole e racconti paurosi, e sviene all’udire le storie più divertenti.

Come è nata l’idea?

«Dalla voglia di fare qualcosa assieme a Maria Gianola, veneziana come me, che stimavo e firma la parte più cospicua del progetto, un primo passo che potrebbe portare a future collaborazioni. Avevo già lavorato con un disegnatore, Massimo Giacon, rivolgendomi però ad adulti».

Attraverso la forma della filastrocca, vi è da parte sua un messaggio indirizzato ai bambini per un uso più consapevole della “parola”.

«Tutto nasce da una esperienza infantile, dalle mie nonne ascoltavo filastrocche che potevano trasformarsi in vere e proprie formule magiche, capaci di provocare grandi risate o grandi spaventi. Le parole possono rivelare aspetti inaspettati, suscitare piacere o dispiacere, in particolare nelle persone più sensibili, verso le quali è necessaria una maggior attenzione. Come spesso non dosano la loro forza, così i bambini inavvertitamente possono dire cose molto cattive: mi piacerebbe che il mio testo suggerisse loro la necessità di rivolgersi agli altri con una certa misura, accrescendo così il valore di una relazione. Come oggi negli asili ci sono i bambini di tutte le nazionalità e religioni, nei disegni di Maria ci sono tante specie diverse di animali: fra questi vi è anche l’animaletto più debole, al quale basta poco per offendersi».

Riccardo Petito