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Verso la 64. Mostra del Cinema di Venezia

"Carte Scoperte", n. 03, giugno 2007, p. 10.

Si avvicina la 64. edizione della Mostra internazionale del Cinema di Venezia, diretta sempre da Marco Müller e prevista dal 29 agosto all'8 settembre. In attesa di conoscere i film che saranno presentati, sono già state anticipate alcune tracce assai interessanti. Innanzitutto, per il ciclo di riproposte e restauri, giunto alla quarta edizione, dedicato alla "Storia segreta del cinema italiano", i riflettori saranno puntati quest'anno al "Western all'italiana". Curatori della rassegna sono Marco Giusti e Manlio Gomarasca, assieme all'Officina Filmclub in collaborazione con i principali studiosi italiani e stranieri del cinema di genere. Ben quaranta i lungometraggi proposti, selezionati in base al rapporto tra grande importanza ed alta "invisibilità": la rarità della pellicola è infatti uno dei fattori fondamentali per la scelta. "Padrino" d'eccezione, come fu per la prima edizione della "Storia segreta del cinema italiano" nel 2004, è il cineasta statunitense Quentin Tarantino, come si sa profondo conoscitore ed estimatore del nostro cinema, in particolare quello cosiddetto di "serie B". Sarà affiancato, ovviamente, da registi, produttori, attori, sceneggiatori, direttori della fotografia e cascatori. Il "western all'italiana", detto spesso "spaghetti western", vanta innumerevoli estimatori, in quanto genere "senza tempo" dalle sfaccettature più diverse, anche dal punto di vista politico. "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone risale a più di quarant'anni fa, ma il suo successo non è mai tramontato, e autori come lo stesso Tarantino, Martin Scorsese e John Woo hanno infarcito i loro film di citazioni tratte dal maestro. Tarantino (seguito da Clint Eastwood), ha addirittura posto una dedica nei titoli di coda dei due recenti "volumi" di "Kill Bill"), ma ha soprattutto dichiarato più volte che il suo film preferito è "Il buono, il brutto, il cattivo". La lista stilata da Tarantino per la Mostra del Cinema prevede altre perle dei suoi autori western di culto, opere di Sergio Corbucci, Sergio Sollima, Giulio Petroni, Giancarlo Santi, Franco Rossetti, Eugenio Martin, Giuseppe Vari... e molti altri ancora.
Cambiando argomento, il Leone d'Oro alla carriera sarà quest'anno consegnato al regista statunitense Tim Burton, celebrato il 5 settembre da un vero "Tim Burton’s Day", che prevede una serie di eventi a sorpresa. Così recitano le motivazioni della giuria: "uno dei cineasti americani più coraggiosi, visionari e innovativi, capace di emozionare e affascinare i più diversi e ampi gruppi di spettatori, in equilibrio sul crinale che congiunge arte e industria". C'è poco da aggiungere, in particolare per i suoi estimatori. Proprio a Venezia, Tim Burton aveva presentato due suoi lavori d'animazione, "The Nightmare Before Christmas" e "Corpse Bride".
Sempre in tema di celebrazioni, si terrà anche un Giubileo della Mostra (1932-2007), con un evento dedicato al regista settantacinquenne Alexander Kluge, premiato con due Leoni d'Oro e un Leone d'Argento, nato proprio nell'anno di fondazione della Mostra, ma soprattutto padre del cosiddetto Giovane Cinema Tedesco (iniziatore del Manifesto di Oberhausen). Saranno presentati materiali e documenti, per gran parte inediti e addirittura realizzati per l'occasione. Curiosi gli Ein-Minuten-Filme, mini-film di sessanta secondi che Kluge ha realizzato negli ultimi quarant'anni, in particolare per le televisioni tedesca e svedese.

Riccardo Petito