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TEATRO

"L'inseguitore", il mondo rovesciato di Scarpa

in "Il Gazzettino", n. 122, 24 maggio 2009, p. 19.

Venezia
Uno spettacolo che richiede partecipazione, “L’inseguitore” di Tiziano Scarpa. E infatti venerdì, al Teatro Goldoni di Venezia, con replica ieri, i poco più di trenta spettatori ammessi hanno assistito all’azione dal palcoscenico stesso. Suscitando, al girare lo sguardo alle proprie spalle, uno spiazzante senso di vuoto di fronte alla platea deserta. Suggestiva quanto minimale la scenografia, memore forse delle installazioni metalliche dell’artista Richard Serra.
Lo stesso regista Arturo Cirillo interpreta l’oscuro protagonista Aloisio, viscido e poetico nel contempo, in una intricata trama che vede nell'ex galeotto Nic (davvero bravo Michelangelo Dalisi), il destinatario delle sue attenzioni: l’ossessivo inseguimento d’inizio, ben sottolineato dalle musiche di Francesco De Melis e suoni evocanti un sottopasso stradale, lascia ambiguamente presagire intenti sessuali. Ci saranno, ma di ben diverso tipo, nello svilupparsi della storia, che coinvolgerà i vari personaggi interpretati da Sabrina Scuccimarra e Salvatore Caruso. La prima, annoiata cassiera di un cinema porno, cameriera incinta su cui si riversano attenzioni particolari, e soprattutto intensa ragazza spastica per la quale il padre allestisce un folle proposito… Il secondo, cameriere factotum e attempata Zia Cesira. Un siparietto onirico, dalle liriche tinte chapliniane, vede i due attori nei panni di Sofonisba e Temistocle: l'incontro post-chat nato con i migliori auspici si concluderà però inaspettatamente. Su tutto, domina la brutalità sincera di Nic e la trascinata verbosità di Aloisio (pure improbabile interprete di pianobar), che aprirà una breccia nell’antagonista. Un testo duro “L’inseguitore”, anche pubblicato l’anno scorso da Feltrinelli, nel quale il veneziano Scarpa pare aver riversato un immaginario simbolicamente deviato dell’Italia contemporanea. Martedì 26 e mercoledì 27 maggio sarà in scena a Padova, al Teatro Verdi alle 20.45. A causa dei pochi posti previsti (70), il consiglio è prenotare con anticipo.

Riccardo Petito