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MUSICA

Un Rubinstein inedito al Casinò

in "Il Gazzettino", 8 ottobre 2009, p. XXXIII.

Venezia
Il leggendario pianista Artur Rubinstein, scomparso nel 1982, ebbe un rapporto privilegiato con Venezia: dopo la memorabile permanenza nella citta lagunare nel 1979, ad esempio, quando novantaquattrenne ritirò il Premio "Una vita nella musica" (prima edizione dell'evento a lui oggi intitolato), decise addirittura di eliminare la "h" all'interno del suo nome, per sentirsi più italiano...
In tali giornate era prevista, al Teatro La Fenice, la proiezione del documentario "Rubinstein a Venezia" del regista francese Francois Reichenbach. "Fu però lo stesso Rubinstein a bloccarla, perché non fece in tempo a visionare il lavoro", racconta Bruno Tosi, ideatore e presidente del Premio giunto oggi alla trentesima edizione, nel cui archivio giaceva il preziosissimo documento. "Al suo ritorno da Parigi mi spedì soddisfatto l'approvazione, ma non capitò più la giusta occasione".
Un vero e proprio evento, pertanto, la visione del lungometraggio (dura quasi un'ora) a Ca' Vendramin Calergi, sede del Casinò di Venezia, domenica 11 ottobre alle ore 18, su invito (tel. 041-5237887). Saranno presenti lady Francis Clarke, vedova dell'ambasciatore Sir Ashley, interlocutore di Rubinstein nel documentario, e il pianista Pietro De Maria, che eseguirà brani di Chopin.
La proiezione di "Rubinstein a Venezia" vuoi essere anche un omaggio che anticipa la trentesima edizione del Premio, a dicembre, con protagonista un "allievo" di Rubinstein, il direttore e pianista Daniel Barenboim. "Fu proprio lui trent'anni fa - conclude Tosi - a esibirsi, da me chiamato, in onore del maestro. Da allora non ha più suonato a Venezia".

Riccardo Petito