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INTERVISTE
Cecilia Strada, presidente di Emergency Patti Smith a San Marco. Festa con Emergency in "Il Gazzettino", 31 luglio 2010, p. XXVIII.
Venezia
Il concerto di domani sera in Piazza San Marco alle 21.30, che vedrà uno storico nome del rock, Patti Smith, esibirsi a favore di Emergency in una speciale data del tour "We Shall Live Again”, si preannuncia una grande festa: è giunta infatti la notizia della riapertura dell’ospedale di Lashkar-gah in Afganistan, chiuso in seguito all’irruzione di uomini di polizia e servizi di sicurezza afgani, assieme a militari britannici, con il ben noto “prelevamento” di membri dello staff di Emergency. Il fondatore della più nota associazione che offre assistenza medico-chirurgica gratuita alle vittime civili delle guerre, Gino Strada, domenica sarà impegnato quasi sicuramente in Afganistan, ma sarà presente la figlia Cecilia Strada, attuale presidente, alla quale abbiamo posto qualche domanda.
Com’è nata l’idea della serata?
«Abbiamo conosciuto Patti Smith l’anno scorso a Firenze, le abbiamo proposto di tenere per noi un concerto, si è subito appassionata all’idea, come pure di tornare ad esibirsi in Piazza San Marco. Emergency ringrazia Patti Smith, International Music e il Centro pace del Comune di Venezia.
Il concerto sarà occasione di festa, vista la riapertura dell’ospedale di Lashkar-gah
Assolutamente, siamo davvero contenti perché ce n’era enorme bisogno, dal momento della chiusura avevamo pensato a come riaprirlo, la società civile afgana continuava a fare
A Venezia siete sempre stati accolti con favore
«La città ha dimostrato grande attenzione ai valori di Emergency. Posso anticipare che a settembre apriremo a Marghera un poliambulatorio, in collaborazione con le strutture sanitarie locali, dedicato ai migranti e a tutte le persone che ne hanno bisogno, come già abbiamo fatto a Palermo. Ci sarà uno staff minimo, medici volontari nonché mediatori culturali, per venire incontro a eventuali problemi di comunicazione, soprattutto linguistici. Anche i clandestini hanno diritto alle cure mediche, da quando è stato inserito in Italia il reato di clandestinità la gente ha paura di essere denunciata, a Palermo lo si è visto bene.
Riccardo Petito |