Torna alla Home Page
Clicca sopra per ingrandirlo!
Clicca sopra
per ingrandirlo!
INTERVISTE

Sabrina Brazzo. Con Roberto Bolle in Piazza San Marco

in "Il Gazzettino", 25 luglio 2010, p. XXVIII.

Venezia
Ci sarà nuovamente la veneziana Sabrina Brazzo, a Venezia al fianco di Roberto Bolle, nell’atteso gala di danza “Bolle & Friends” che si terrà il prossimo 27 luglio in Piazza San Marco. Unica danzatrice italiana della serata, e prima ballerina del Teatro alla Scala, la Brazzo è nata a Portogruaro (“Che purtroppo non conosco, è stata tutta una casualità, mia madre era a casa di amici, si è sentita male e sono nata lì...”), ma cresciuta a Venezia.

Domanda obbligata: qual è il suo rapporto con la città natale?

«La considero semplicemente magica, sono orgogliosa di essere veneziana, lo ribadisco in ogni parte del mondo dove mi esibisco. Per seguire i corsi di danza all’Accademia Teatro alla Scala mi sono dovuta però trasferire presto a Milano. Sento intimamente il bisogno di tornare a Venezia, lo faccio ogni week-end libero, raggiungo i miei parenti al Lido».

Che emozione prova nell’esibirsi in Piazza San Marco?

«Un’emozione grandissima, l’anno scorso eravamo al Teatro La Fenice, ma sarà ancora più magnifico in Piazza San Marco, mi viene da piangere al solo pensiero! Dirò di più: fra tutti i nomignoli che mi sono stati affibbiati dai coreografi con cui ho lavorato, quello che preferisco me l’ha attribuito il grande Maurice Bejart, che mi chiamava “la bella veneziana”! Ne sono fiera».

Com’è avvenuto l’incontro professionale con Roberto Bolle?

«Abbiamo frequentato assieme la scuola di danza della Scala, eravamo giovanissimi, Roberto è una persona molto carina alla quale sono legata da un rapporto di sincera amicizia, ha una sensibilità unica. Di sicuro assieme faremo l’”Arlesienne” di Roland Petit, quasi certamente il “Grand pas de Deux” di Christian Spuck... ma Bolle si prende anche libertà di cambiare all’ultimo momento il repertorio, segno di fiducia verso le sue partner. Forse se ne approfitta pure un po’, perché da amica sa che non lo posso contraddire!»

Riccardo Petito