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MOSTRE

Il mito di Marilyn si rinnova a Venezia

tratto da "Il Gazzettino", 8 gennaio 2012.

Venezia
Una esposizione, la prima del cinquantesimo anno dalla sua morte celebra, a Venezia, il mito intramontato di Marilyn Monroe.
Palazzo Bembo, edificio in riva del Carbon a pochi passi dal ponte di Rialto, inaugurato in occasione della scorsa Biennale d'Arte, ospita nell’ampio piano nobile fotografie e opere provenienti da una galleria d'arte tedesca, la "Galerie F GmbH di Düsseldorf.
Materiale iconografico che in «Marilyn Monroe - Leggenda, mito e icona» ripercorre la parabola fortunata sul piano artistico quanto sfortunata su quello personale di Norma Jean Baker, nata a Los Angeles nel 1926 e qui tragicamente scomparsa nel 1962, per un'ingestione di barbiturici. Non a caso, la mostra veneziana si chiude con «Marylin last portrait» di George Pusenkoff, rielaborazione al computer del certificato con i risultati dell'autopsia, che a sua volta riportava in caratteri maiuscoli «Acute barbiturate poisoning ingestion of overdose».
Non potevano mancare in un'esposizione del genere le famosissime serigrafie di Andy Warhol con il volto di Marily riproposto in tutte le sfumature, colori e dimensioni, che però proprio per la loro notorietà e quantità sul mercato risultano inflazionate alla visione: meno conosciuto il lavoro sull'immagine della Diva di Mimmo Rotella, nei collage ritoccati della serie «I Volti».
Da segnalare, in campo figurativo, un lavoro di Christo che impacchetta una rivista con l'attrice in copertina, una serie di Robert Indiana tra i protagonisti della pop-art e la scultura del 1977 di Saskia de Boer.
Ma sono soprattutto gli scatti fotografici a risultare significativi e documentari, le immagini domestiche di Sam Shaw, i ritratti in bianco e nero di Frank Powolny degli anni Cinquanta, quelli di Milton H. Green, i nudi di Tom Kelley su sfondo rosso e i primordi di Norma Jean ritratta da Bernard of Hollywood.
Infine la serie «The last sitting» di Bert Stern non a caso del 1962, anno della scomparsa. Forse per la suggestione della data, l'espressione di Marilyn nei ritratti dalle sfumature rosate di Stern pare restituire vaghe impressioni funeste.
La mostra resterà aperta fino al 28 febbraio, orario tutti i giorni 10-18 (ingresso euro 7.50, ridotto 5).

Riccardo Petito