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LIBRI

Tutti a lezione di cinema dal regista Andrea Segre

tratto da "Il Gazzettino", 13 luglio 2012, p. XXVIII.

Venezia
Lezioni di cinema con uno dei più interessanti giovani registi, il veneziano Andrea Segre, si terranno nel laboratorio organizzato da Ca' Foscari Summer School dell'Università lagunare. “Cinema: un'anatomia” avrà luogo oggi venerdì e domani sabato, mentre è prevista una proiezione aperta a tutti di “Io sono Li”, la pellicola di gran successo ambientata a Chioggia presentata alla scorsa edizione della Mostra del Cinema, sempre venerdì 13 all'Auditorium Santa Margherita alle 17.
«Sono stato contattato da Ca' Foscari - spiega Segre - e mi è stato proposto di tenere un laboratorio di cinema all'interno di quelli organizzati dalla scuola estiva dell'ateneo veneziano. Racconterò ai partecipanti soprattutto la mia esperienza concreta, dai numerosi documentari da me girati fino, ovviamente, a “Io sono Li”, esplicitando il duplice scopo etico ed estetico di ogni mio lavoro». L'impegno ha sempre fatto parte del suo percorso artistico, focalizzato nel cinema documentario: «Mi fa piacere osservare come negli ultimi dieci anni tale tradizione si sia rinnovata e si confermi prolifica, come dimostra il successo ottenuto dal recente “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani». Infine, delle davvero interessanti anticipazioni: «Nelle settimane scorse - prosegue Segre - abbiamo girato in Grecia tra Atene e Salonicco le riprese del mio ultimo documentario, il cui montaggio è previsto nei prossimi mesi, dedicato alla “rebetika”, genere musicale nato negli anni Venti e Trenta dagli esuli dell'Asia Minore. Comparirà anche Vinicio Capossela, dal quale è partito questo progetto e che nel suo ultimo disco ha inserito tali sonorità che ben si prestano ad essere una simbolica chiave di lettura dell'attuale situazione sociale ed economica greca».
Quanto al prossimo atteso lungometraggio, gentilmente Segre in conclusione ci confida il tema di una sceneggiatura ancora “in fieri”: «Stiamo facendo in questi giorni delle perlustrazioni logistiche in alcune valli del Trentino, sarà ancora una volta una storia di incontri, stavolta non tra nazionalità diverse, ma tra padri e figli».

Riccardo Petito