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Copertina di Paolo Falcon
INCONTRI CON L'AUTORE
9 Ottobre 2005
Libreria Mondadori, San Marco, ore 18.00

“Consiglierò anch'io il tuo libro, che è completo ed equilibrato, a chi vuole fare tesi sui miei libri”. Con queste parole lo scrittore milanese Andrea De Carlo ha inviato, tramite il suo sito Internet, i personali auguri alla prima monografia a lui dedicata (e al decennio in cui ha esordito), che il giornalista Riccardo Petito ha presentato a Venezia, alla Libreria Mondadori a pochi passi da Piazza San Marco, dal titolo Andrea De Carlo e la narrativa degli anni Ottanta (Studio LT2).



Ad aprire la presentazione, cui ha partecipato un numeroso pubblico, è stato il libraio ed editore Giovanni Pelizzato, titolare della casa editrice Studio LT2: “La casa editrice è inizialmente nata con l'intento di diffondere saggi di architettura e storia dell'arte, ma poi abbiamo deciso di scommettere anche su altre interessanti idee”.

La giornalista Maria Teresa Secondi ha quindi tracciato una esaustiva sintesi di Andrea De Carlo e la narrativa degli anni Ottanta: saggio critico ma con ambizioni divulgative, il primo a comprendere l'intera opera dello scrittore, non solo letteraria, ma anche grafica, musicale e cinematografica. All'interno del libro è presente anche una intervista inedita a De Carlo, che completa il percorso critico intrapreso. Segue inoltre una accurata bibliografia, utile ausilio per specifici approfondimenti.

Anche su questi si è soffermata Silvana Tamiozzo Goldmann, docente di letteratura contemporanea dell'Università Ca' Foscari di Venezia: “Il libro di Petito è una monografia scritta con l'attenzione e la cura che si devono riservare per le monografie contemporanee, mai facili in quanto lavori in progress, scritta con diligenza e passione, nonché limpidezza linguistica”.

Lo scrittore veneziano Federico Moro, dopo aver elogiato il saggio per la sua facile comprensione (in questo, vicino a certa tradizione anglosassone quasi del tutto assente in Italia), ha poi formulato alcune domande allo stesso Petito. È stato così tracciato un quadro sia del percorso di De Carlo che della letteratura degli anni Ottanta, dalla cosiddetta nascita della controversa definizione di “nuova narrativa” (con scrittori come Celati, Palandri, Piersanti e, in particolare, Tondelli, vero “antagonista” di De Carlo), nata in un mutato panorama editoriale, alla indiscussa influenza di scrittori statunitensi quali Carver (vero caposcuola del cosiddetto “minimalismo”), e i successivi Leavitt, McInerney ed Ellis.