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Copertina di Paolo Falcon
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Andrea De Carlo e la narrativa degli anni Ottanta
di Luca Scantamburlo
in "Venews", n. 105, luglio 2006, p. 58.

Riccardo Petito sulle tracce del globe-trotter della letteratura italiana contemporanea

Come avvicinare dal punto di vista letterario uno degli autori viventi più letti della letteratura contemporanea italiana? Con un buon saggio critico, naturalmente. Ma se lo scrittore di cui si parla è il milanese Andrea De Carlo ci si trova in difficoltà, in quanto sembrano non esserci in commercio testi critici incentrati su De Carlo. Il recente saggio Andrea De Carlo e la narrativa degli anni Ottanta, uscito per i tipi delle Edizioni Studio LT2 e a firma di Riccardo Petito, colma questa grossa lacuna. Si tratta della prima monografia italiana dedicata espressamente all'autore italiano con un passato da globe-trotter. Ad illustrare l'approccio critico ai suoi romanzi è dunque, come detto, il giornalista professionista Petito. Riccardo Petito, veneziano, vive e lavora nella città lagunare dove ha conseguito la laurea in letteratura contemporanea all'Università Ca' Foscari di Venezia. Già cinque anni fa Petito curò l'antologia di giovani scrittori Raccontare Venezia. Nuove voci per una città controversa (Supernova), che contiene tredici racconti di giovani autori under 40, e nel 2004 ha diretto il festival VeniceInVideo, la prima rassegna di cortometraggi interamente dedicata alla città della Serenissima. De Carlo è uno scrittore che ha vissuto peripezie ed avventure di ogni tipo nel corso degli anni precedenti il suo esordio letterario. Dagli studi classici ed universitari in Italia al lavoro come emigrante negli Stati Uniti d'America dove ha svolto i lavori più disparati per guadagnarsi da vivere: insegnante d'italiano, cameriere, autista di un camioncino di polli surgelati... Tutto senza mai rinunciare alla sua vocazione artistica (la scrittura e la musica). Nel frattempo, tornato in Italia, riesce a laurearsi in Storia contemporanea. Dopo gli Stati Uniti De Carlo è stato anche in Australia ed alle Isole Hawaii. Fu solo grazie ad Italo Calvino che egli riuscì a pubblicare il suo primo romanzo (Treno di panna, 1981) presso Einaudi, precedentemente rifiutato da diversi editori. Il saggio del giornalista veneziano è diviso in tre parti: La 'nuova narrativa' italiana: origini e modelli; segue Gli anni Ottanta fra tradizione e giovani realtà statunitensi ed infine Il 'caso' Andrea De Carlo. Non poteva mancare un'intervista inedita ad Andrea De Carlo la quale, unitamente alla ricca bibliografia, fa di questo libro un prezioso strumento critico-interpretativo indispensabile per gli amanti di De Carlo e per gli studiosi universitari.