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In un libro i vent'anni dei Calendari della Gondola

di Andrea Di Centa
in "Gente Veneta", n. 22, 30 maggio 2009, p. 13.

Ci hanno accompagnato per vent'anni, esattamente dal 1989 al 2008, trasformandosi, anno dopo anno, da semplice calendario ad oggetto da collezionare ed ammirare, grazie ai preziosi disegni di Fabrizio Olivetti (foto piccola), artista e grafico, art director del'Ufficio Grafico del Comune di Venezia.
Pesci e molluschi della laguna veneta (1989), modi di dire veneziani (1990) sono stati proposti grazie a disegni capaci di risvegliare la nostra memoria popolare, sempre più assopita. Alla base di frasi e detti una vera e propria ricerca antropologica: le isole della laguna (1992), le feste tradizionali (1993)... per riappropriarsi di radici culturali che rischiano di perdersi. Assieme a Piero Zanotto e Riccardo Petito, autori di due brevi saggi, è nato il libro per i vent'anni del calendario, pubblicato da Città di Venezia. Un volume che raccoglie non solo i numerosi e coloratissimi disegni dell'artista, commissionati a suo tempo dall'Ente Gondola, ma rappresenta un vero e proprio scrigno di storia e cultura cittadina. Il libro, le cui copie distribuite gratuitamente al pubblico si sono esaurite in poche ore, si può ora scaricare gratuitamente collegandosi al sito del Comune di Venezia, in formato .pdf.
In un'epoca in cui i calendari sono solo un mezzo da parte di numerose soubrette per mostrarsi in abiti più o meno succinti, è interessante, nonché curioso, scoprire che il Calendario della Gondola nei suoi vent'anni di vita è stato il calendario più appeso alle pareti della nostra città.
La sua forza? Semplicemente la venezianità, gli aspetta della città, noti e meno noti, i vecchi proverbi, i modi di dire ed il patrimonio linguistico, che rischiano di scomparire se non ricordati, soprattutto ai più giovani. Riscoprire la cultura popolare, le nostre radici, per amare Venezia e viverla con rispetto: questo il messaggio trasmesso.